Le grotte di Pertosa sono semplicemente uniche.
Tra queste suggestive cavità carsiche, poste nel massiccio dei Monti Alburni, si fanno scoperte incredibili.
E non parliamo delle pur interessanti e particolari stalattiti e stalagmiti presenti.
Un esempio? Lungo il percorso c’è un fiume sotterraneo navigabile, il Negro. È un caso unico in Italia.
Ma c’è anche un’altra particolarità.
In queste grotte si sono conservati i resti di un villaggio composto da palafitte, risalente all’Età del Bronzo (secondo millennio a.C.).
In tutta Europa non esistono testimonianze simili.
Per queste ragioni le grotte di Pertosa richiamano ogni anno un buon numero di visitatori.
Le stime parlano di circa 50mila presenze annue.
La temperatura si mantiene sui 16 gradi durante tutto l’anno. Per ovvie ragioni il tasso di umidità è elevato.
Per questo motivo è consigliabile visitarle ben equipaggiati. È opportuno coprirsi bene, indossando una maglia o una giacca.
Viaggio fiabesco tra bellezze naturali uniche
Oltre a interessare il Comune di Pertosa, le grotte si sviluppano fino a raggiungere i territori comunali di Auletta e Polla.
Le grotte di Pertosa distano 75 chilometri dalla nostra tenuta di San Giovanni a Piro.
Si può dunque organizzare tranquillamente la classica gita fuori porta e andarsi a godere questo spettacolo creato da Madre Natura.
Tra le cavità che destano maggiore interesse, dal punto di vista naturalistico, spiccano le Grotte dell’Angelo. In passato furono abitate da Greci e Romani.
Ma il viaggio va gustato tutto, dal primo all’ultimo metro del percorso.
In questo caso è d’obbligo affidarsi alle guide: scoprirete che ogni angolo ha qualcosa di interessante da raccontare.
La gita in barca sul fiume Negro
La prima tappa conduce alla Sala delle Meraviglie.
Poi si sale in barca per attraversare il laghetto formato dal fiume Negro, per raggiungere il grande Ingresso.
La barca si muove lentamente, trainata dalle guide.
Terminato il tratto percorso in acqua, ci si rimette di nuovo in cammino, fino alla Grande Sala.
È alta ben 24 metri.