Il Cenobio Basiliano, nel territorio di San Giovanni a Piro, è una struttura davvero particolare.
Edificato nel 990 dai Monaci Basiliani in località Ceraseto, colpisce il visitatore con la sua torre merlata.
Fu realizzato per tenere sotto controllo il Golfo di Policastro. Le incursioni via mare da parte di barbari, pirati e saraceni erano frequenti.
A tal proposito una leggenda racconta che sotto la torre e l’adiacente chiesa vi fosse un passaggio segreto sotterraneo.
In caso di attacchi da parte dei pirati, i monaci lo utilizzavano per raggiungere in tutta tranquillità il loro rifugio, la grotta del Ceraseto.
Del passaggio sotterraneo oggi non c’è traccia, ma la grotta può essere comunque raggiunta attraverso un sentiero che conduce al Monte Bulgheria.
La presenza dei monaci su questa altura si percepisce chiaramente anche nel Santuario Maria Santissima di Pietrasanta.
La statua della Vergine scolpita nella roccia è di chiara matrice basiliana.
Il Cenobio Basiliano e le origini di San Giovanni a Piro
Il Cenobio Basiliano è dedicato a San Giovanni Battista. Dal santo ha origine il toponimo di San Giovanni a Piro.
Il centro deve la sua nascita proprio ai basiliani.
I monaci devoti a San Basilio Magno in effetti diedero un importante impulso alla creazione di piccoli villaggi agricoli in una zona all’epoca disabitata, proprio per via dei potenziali pericoli provenienti dal mare.
I basiliani avviarono opere di bonifica e la coltivazione dei campi.
I terreni tornarono a essere fertili. Furono costruiti mulini e frantoi. Le strade furono rese nuovamente percorribili.
Con il passare del tempo il Cenobio Basiliano divenne un importante punto di riferimento culturale, religioso ed economico.
La svolta si ebbe quando il cardinale Bessarione chiamò a dirigerli Teodoro Gaza di Tessalonica, noto umanista.
L’area di influenza si estese fino alla Calabria.
Il declino cominciò alla fine del XVI secolo. Nel XIX l’abbandono divenne totale.