Menù natalizio cilentano, a tavola con le specialità della tradizione locale

Menù natalizio cilentano, a tavola con le specialità della tradizione locale

Posted by: Tenuta Terre di Bosco
Category: Sapori del Cilento Territorio Cilento
Menù natalizio cilentano

Il Natale è ormai alle porte. E – regali a parte – arriva il momento dei pranzi e dei cenoni in famiglia.

Naturalmente a tavola vince la tradizione. Il menù natalizio cilentano non si discosta da questo canovaccio.

Anche se nel caso degli chef de I Saraceni Restaurant qualche variazione al tema c’è sempre da aspettarsela.

I menù gourmet che propongono a tavola parlano da soli.

Loro rileggono sempre in chiave innovativa i piatti della tradizione cilentana.

Mettono in campo creatività e originalità. Senza però stravolgere i piatti e l’equilibrio dei sapori.

Nel Cilento i sapori del mare e quelli dell’entroterra vivono in simbiosi

Ma cosa ha di speciale il menù natalizio cilentano? In primis la possibilità di poter creare menù che di fatto rispecchiano la conformazione e la storia del territorio.

Ai piatti a base di pesce si affiancano quelli di carne. Si prenda la nostra San Giovanni a Piro.

È nell’entroterra, immersa nel verde del Parco nazionale del Cilento. Ma è anche a due passi dallo splendido mare di Scario.

Non a caso i menù “mare e monti” da sempre stimolano la creatività dei nostri artisti della cucina.

E ciò vale anche nel periodo natalizio. Sì, ma… a Natale cosa si mangia di buono nel Cilento? Scopriamolo insieme.

Il cenone della Vigilia di Natale

Partiamo dal cenone della vigilia. A tavola sono quasi sempre presenti le zeppole salate con le alici.

Molto richieste anche le alici “ ‘mbuttunate”, rigorosamente pescate nel mare del Cilento.

Prima di passarle in padella munitevi di olio, farina, uova, formaggio grattugiato (eccellente quello di capra), olio, aglio, prezzemolo e pepe.

Altra specialità è rappresentata dal baccalà. Può essere fritto o cucinato in altre mille maniere.

Nelle ricette tipiche della zona il baccalà, dopo essere stato messo a mollo, viene accompagnato con patate e olive nere.

C’è anche chi aggiunge un po’ di pomodoro. Olio, aglio e cipolla, prezzemolo e pepe rendono più intenso il sapore.

Altra ricetta tipica locale è rappresentata dal baccalà fritto con cicerchie.

È un antico legume, in passato presente soprattutto nelle case delle famiglie meno abbienti.

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Alici, baccalà e vongole: il “low cost” che delizia il palato

Ma perché alici e baccalà vanno alla grande nel Cilento?

Perché da sempre questi sono prodotti a basso costo. Ma soprattutto hanno una lunga scadenza.

Ragion per cui anche nei paesi montani ci si poteva concedere il lusso di avere pesce a tavola nei giorni d festa.

Tra i primi non mancano quasi mai gli spaghetti alle vongole.

Questo piatto è forse il più amato.

Non a caso può essere proposto anche a Natale (se alla vigilia si è gustato qualcosa di diverso). Oppure a Capodanno.

Alcune varianti prevedono anche la pasta corta, possibilmente fatta in casa.

Fusilli (quelli felittesi sono presidio Slow Food), scialatielli e paccheri sono alcune delle possibili alternative.

Qualcuno aggiunge anche dei pomodorini nel condimento, mentre per i palati forti è prevista l’aggiunta di peperoncino.

Il pranzo di Natale cilentano: antipasti e primo

E con questo piatto ci proiettiamo al menù del giorno di Natale. L’antipasto generalmente è a base di insaccati e formaggi.

Non mancano le olive “ammaccate”.

In alcuni casi viene proposta una torta salata: nell’impasto gli ingredienti e fondamentali sono proprio i salumi locali.

Tra i formaggi da segnalare il caciocavallo, la cacioricotta di capra e la mozzarella nella mortella, tutti prodotti “made in Cilento”.

Chi opta per il pranzo a base di carne, per primo troverà lagane o gnocchi conditi con il sugo di carne di maiale.

La pasta è fatta in casa, naturalmente.

Ma perché si usa questa carne? Anche in questo caso è la tradizione a spiegarci il perché.

In questo periodo si uccideva il maiale. Ed era inevitabile approfittarne e gustarla.

Naturalmente in una giornata importante. Come per l’appunto quella del Natale.

Il menù natalizio cilentano: i secondi piatti

Anche il secondo prevede l’uso della carne di maiale.

Da gustare assolutamente le braciole di maiale ripiene di uvetta, prezzemolo e formaggio locale.

Ma anche gli arrosti misti vanno alla grande.

Oppure c’è il coniglio “’ mbuttunato”. Davvero saporito.

I secondi vengono accompagnati con vari contorni a base di patate o verdure, preparate in vari modi.

A Natale a tavola si può trovare anche il brodo di gallina.

Non tanto per accompagnare i tortellini (che nulla hanno a che vedere con il Cilento), quanto per condire la minestra di scarola e cicorie.

I dolci tipici del Natale cilentano

E infine arriva l’atteso momento del dolce. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Ne segnaliamo un paio: le Pastorelle alle castagne e gli Scauratielli.

Le Pastorelle alle castagne si preparano con pasta sfoglia fritta, con ripieno di castagne.

Miele e cioccolato fondente le rendono ancor più gustose.

Gli Scauratelli sono le classiche zeppole che si preparano con con farina e acqua aromatizzata al rosmarino e agrumi.

Con l’impasto vengono realizzati dei “fiocchetti” che vengono fritti e passati nel miele.

Da mangiare assolutamente caldi.

Naturalmente tutte queste bontà vanno accompagnate da ottimi vini e bollicine.

Se cercate qualche idea, sbirciate pure la nostra carta dei vini.

Siamo certi che troverete ottimi spunti per dare valore aggiunto al vostro menù natalizio cilentano.

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